Proteste contro gli accordi militari tra Corea del Sud e Israele

Fonte: Electronic Intifada
Attivisti e attiviste in Korea del sud stanno incessantemente protestando contro la vendita di armi pianificata dal loro governo all’esercito israeliano del T-50 jet da combattimento, e vogliono allo stesso tempo che il governo tagli ogni rapporto militare con Israele finchè non rispetterà le leggi internazionali.

Il Palestine Peace Solidarity di Seoul
ha lanciato una petizione dal proprio sito internet chiedendo al governo sud coreano il rispetto dell’appello palestinese per un totale embargo militare su Israele e la cancellazione della vendita del jet.

Verso la fine di settembre, a Seoul alcuni attivisti si sono impegnati a comunicare con i passanti anche attraverso il teatro di strada per richiamare l’attenzione sulle politiche israeliane d’occupazione in West Bank e a Gaza, e hanno spronato le persone ad opporsi alla vendita di armi.

Un attivista comunica al megafono: “Israele può utilizzare il T-50 per attaccare la popolazione palestinese… Per favore, dicci che sei un cittadino coreano contro la vendita di armi ad Israele”

Questa azione segue la scia del recente appello contro la vendita del T-50 di un’ampia coalizione di gruppi coreani in solidarietà alla Palestina e per i diritti umani.
Come riportato da Electronic Intifada, a luglio la coalizione ha anche protestato contro il consolidamento dei rapporti militari tra la Korea e Israele e a sostegno della campagna BDS.

Un caccia da combattimento con quelle capacità sarebbe un ulteriore vantaggio per gli israeliani.

UPI scrive l’11 ottobre che:

L’areonautica israeliana ha inoltrato una richiesta per ricevere addestramento sull’utilizzo del T-50 alla Korea Space Industries (KAI), che per commercializzare il velivolo supersonico si è unita alla LockHeed Martin, la casa produttrice dell’F-35 Joint Strike Fighter che Israele sta già comprando. 

L’aeronautica sta cercando velivoli sostitutivi per la sua flotta di Douglas A-4 Skyhawks dei tempi dl Vietnam, ritenendo il T-50 Golden Eagle capace di competere con l’ M-346 Master dell’italiana Alenia Aermacchi.

Gli Skyhawks, utilizzati dal 1967 in Israele, sono stati utilizzati per l’addestraento avanzato prima del passaggio agli aerei da combattimento supersonici come Lockheed Martin F-16 and Boeing’s F-15.

…Lockheed ha annunciato che sta lavorando insieme a KAI per commercializzare il T-50, “in modo da rendere più facile per Israele l’utilizzo di fondi che riceve dagli Stati Uniti per vendere l’aereo” riporta il Jerusalem Post.

Non è chiaro, in base a questi elementi, se il dipartimento della difesa americano permetterà che parte dei 3 miliardi di dollari, somma che annualmente dona ad Israele, venga utilizzata per l’acquisto del jet italiano.

Il Jerusalem Post ha riportato la scorsa settimana che il governo di Roma ha valutato con il ministero della difesa israeliano la possibilità di uno scambio commerciale con l’Italia in cui due apparecchi AWAC prodotti dalle Israel Aerospace Industries statali verrebbero scambiati con un M-346.

Da Tel Aviv i funzionari della Difesa dichiarano che la questione verrà sciolta entro la fine dell’anno con un ordine all’inizio del 2012.

Una volta presa la decisione IAI (Israel Aerospace Industries) ed Elbit Systems, azienda produttrice di equipaggiamento elettronico militare leader sul mercato, fonderanno Tor Ltd. che si occuperà della vendita e della manutenzione del velivolo per l’addestramento e lo affitteranno all’aeronautica.

Il T-50 a motore unico è considerato uno dei migliori aerei d’addestramento nel mondo e secondo molti offre le migliori prestazioni in quanto può funzionare come un “F-16 Lite”.

Il T-50 con le sue capacità di attacco sarebbe un ulteriore vantaggio per gli israeliani.

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