“La Palestina può anche essere fuori dell’uscio di casa” Vittorio Arrigoni
Un presidio animato da chi non è vittima della narcosi e della propaganda dei media di regime. Un presidio di chi rifiuta la complicità e l’asservimento dell’Italia alle brutalità di Israele. Un presidio agitato che non ha chiesto sconti a nessuno. Un presidio che la rabbia e l’amore per la popolazione palestinese hanno trasformato in un corteo determinato dove urla, cori e abbracci pieni di forza hanno incoraggiato tutt* a non abbassare la testa davanti le provocazioni di chi pensava di poterci arginare.
Roma, almeno per qualche ora, ha dovuto interrompere la normalità e l’allucinazione da shopping nelle vie centrali della città per aprire bene gli occhi e le orecchie.
Gaza non è sola, Gaza è ovunque esista l’oppressione, Gaza è ovunque si resiste tenacemente.
Il corteo sgomitando qua e là ha invaso completamente le strade fino ad arrivare davanti al Colosseo, monumento simbolo per chi a Roma non conosce la storia, icona dell’oppressione dei ricchi e dei potenti.
Finire lì, proprio dove in passato il fascista Alemanno e la comunità ebraica hanno commemorato il fuciliere scelto Gilad Shalit, è il nostro modo per rispondere dove e quando vogliamo alla guerra che ci dichiarano dall’alto verso il basso.
We are all Gaza!
Boicottiamo Israele, rifiutiamo l’apartheid!
Palestina libera ora, libertà per tutti e tutte!
foto a cura di Cecilia Dalla Negra che ringraziamo fortemente.