Gerusalemme: colono investe bambini

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Si parla spesso sui media dei terribili bambini palestinesi, sono loro dal tempo della Seconda Intifada i nuovi protagonisti della resistenza contro l’occupazione militare israeliana. Combattono a mani nude, con l’unica arma concessa: le pietre. Davanti a loro uno degli eserciti più armati del mondo, carri armati e cecchini uniti alla violenza spietata dei coloni. Sono ancora i bambini i protaginisti a Gerusalemme della resistenza  all’espansione illegale dei piani coloniali del sionismo. La tensione a Gerusalemme si è rafforzata dopo la notizia dell’uccisione di due esponenti di Hamas da parte dell’esercito nazionale a Hebron: in strada a Silwan, nel quartiere est della città, un gruppo di ragazzini a volto coperto lancia delle pietre contro l’automobile di David Beeri, esponente di un’organizzazione di coloni appartenente all’ estrema destra israeliana. L’uomo alla guida del veicolo investe due dei ragazzini: uno viene lanciato in aria, rimbalza sul vetro anteriore dell’auto prima di cadere a terra. Il ragazzino si è rotto una gamba, l’altro è stato portato in ospedale con una scheggia di vetro nel braccio. La sequenza dell’incidente è stata fotografata dai reporter presenti. Beeri ha dichiarato di aver temuto per la sua vita e per quella di suo figlio e di aver tentato la fuga.