Dopo 7 incursioni dentro il villaggio per arrestare Ashraf al Khatib, il quale fu ferito da un colpo di fucile alla gamba durante una manifestazione contro l’espropriazione delle terre del villaggio, Ashraf si è consegnato all’esercito israeliano domenica scorsa e ora è incarcerato nella prigione militare di Ofer.
La scorsa notte, l’esercito israeliano ha di nuovo fatto irruzione a Bil’in, questa volta a casa di Adeeb Abu Rahme, che dal 2009 è tuttora imprigionato per aver organizzato e partecipato a delle manifestazioni. Durante l’incursione hanno arrestato suo figlio Mohammad e probabilmente lo hanno pestato così come Hamde e Haitham mentre filmavano il raid.
da Haitham Al-Khatib. 23.11.2010, ore 2.30 del mattino:
L’esercito israeliano ha attaccato il villaggio di Bil’in durante un’incursione notturna.
Quattro soldati hanno fatto irruzione a casa di Adeeb Abu Rahma, uno degli organizzatori delle proteste non violente contro il muro dell’Apartheid.
Adeeb Abu Rahma si trova in carcere da 17 mesi e questa notte l’esercito ha arrestato Mohammed, suo figlio unico non ancora sedicenne, di cui ancora non ci sono notizie.
Il ragazzo, che aiutava la famiglia a sopravvivere mentre il padre è ingiustamente incarcerato da Israele, mentre resisteva all’arresto è stato duramente colpito da uno dei soldati e anche questo testimonia quanto accade ogni giorno nel villaggio di Bil’in come in tutta la Palestina.