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Colline a sud di Hebron, 20 giugno 2011
Nella mattinata del 20 giugno 2011 l’esercito israeliano alla presenza della Border Police ha demolito delle abitazioni tenda ed un servizio igenico esterno nel villaggio palestinese di Bir-Al-’Idd. Le famiglie direttamente coinvolte sono Rab’ai, Abu ‘Aram, Abu Junis e ‘Adara. Gli abitanti hanno riferito che gli ufficiali si sono presentati molto presto al mattino con ruspe e carri attrezzati con braccia meccaniche, rimuovendo nel giro di poco tempo tutto ciò che veniva considerato senza relativo permesso da parte dell’autorità israeliana. Agli internazionali presenti (appena arrivati) ed ad alcuni attivisti israeliani è stato proibito di sostare in quell’area dichiarata “zona militare chiusa”, quindi obbligati ad andarsene, pena l’arresto.
Il villaggio di Bir-Al-’Idd si trova tra due insediamenti a connotazione fortemente ideologica, Mitzpe Yair and Nof Nesher. Una buona fetta degli abitanti del villaggio durante i primi anni del 2000 era stata costretta ad abbandonare le loro case esasperata dalle continue minaccie, aggressioni e danneggiamenti da parte dei coloni nazional religiosi. Nel 2010 queste famiglie hanno scelto di ritornare dopo aver ottenuto il riconoscimento, da parte dell’ alta Corte di Giustizia dello stato israeliano, del diritto di proprietà su quelle terre, di conseguenza dell’assoluta legittimità a poter vivere nel villaggio stesso.
Quello che è accaduto è solo uno dei molti casi ed esempi della politica di evacuazione messa in atto dall’esercito israeliano nelle colline a sud di Hebron. L’ultima demolizione in quest’area risale al 5 Maggio 2011, quando l’intero villaggio di Al-Aminiy è stato distrutto lasciando tre intere famiglie senza casa.