Naeim Abdel Rahman Fannoun è un anziano signore palestinese proprietario di un piccolo pezzo di terra nei dintorni di Nahalin (Betlemme), al confine con due colonie illegali, Gavaot e Rosh Zurim.
La notte del 4 Marzo 2013, un gruppo di coloni ha tagliato 80 ulivi sul suo terreno. Questi alberi avevano tutti almeno quarant’anni di vita.
Il campo di ulivi di Naeim, inoltre, si trova esattamente in mezzo alla strada che collega l’area di Etzion con quella di Beit Shemes in Israele e, secondo le mire israeliane, sul suo terreno verrebbe costruita la strada che collegherebbe quest’area con Tel Aviv. I coloni, quindi, con l’appoggio dell’esercito compiono queste azioni per intimidire e per costringere Naeim e gli altri proprietari delle terre circostanti, ad abbandonarle.
Questi però non sanno che questa terra appartiene alla famiglia Fannoun da molte generazioni — come ci ha spiegato Naeim — e che nonostante tutto lui continuerà a lavorarla, non lasciandola in pasto alle mire espansionistiche dell’occupazione sionista dell’area.