Vi riproponiamo questa bellissima poesia di Rafeeh Ziadah scritta dopo Piombo fuso ma che oggi risulta ancora mostruosamente attuale.
Comincio con questa poesia, che ho scritto mentre cadevano le bombe su Gaza. Ero la responsabile dell’ufficio stampa della coalizione e stavo lavorando molto nell’organizzazione: restavamo svegli fino alle 6 di mattina cercando di perfezionare ogni suono. E alla fine della giornata, come sapete molti palestinesi si stancano e cominciano a pronunciare la “p” come “b”. Così ‘Palestinians’ diventa “Balestinians” . Per questo mi ero esercitata con la “p” tutta la notte, e il giorno dopo uno dei giornalisti mi domanda: “Non pensi che tutto andrebbe meglio se smetteste di insegnare ai vostri figli a odiare?” Non l’ho insultato, sono stata molto cordiale, ma ho scritto questa poesia per rispondere a questo tipo di domande che a noi palestinesi vengono poste in continuazione.