HEBRON CITTA’ DELL’APARTHEID

Hebron protesta 24.04.2010Sabato 24 Aprile alle 15:45 circa,un gruppo di circa 50 persone tra Palestinesi, israeliani
e internazionali si e’ radunato a Hebron, vicino al checkpoint che separa Shuhada street nella zona H2 dal suk nella zona H1.

Shuhada Street è la principale strada del centro di Hebron ed è uno degli esempi più drammatici e significativi della politica di occupazione e separazione in tutta la Cisgiordania. Secondo il protocollo che definisce lo statuto di Hebron del 1997, la città è divisa in due parti: H1 sotto l’autorità palestinese e H2 sotto il controllo militare israeliano. La chiusura di Shuhada street è legata ai circa 600 coloni israeliani – tra i più fondamentalisti e violenti dell’intera Cisgiordania – che vivono nella città, contro i 600 mila palestinesi che abitano nel distretto di Hebron. La storia di questa strada ha radici profonde, anche la sua chiusura risale al massacro del 1994 quando il colono israeliano Baruch Goldstein fece irruzione nella moschea di Abramo della città e uccise 29 palestinesi.

La protesta, che si spera possa diventare un altro appuntamento settimanale della lotta di resistenza palestinese, e’ stata costruita con lo scopo di interrompere il tour che i coloni, scortati dall’esercito israeliano hanno cominciato a fare all’interno della citta’ vecchia di Hebron ogni sabato. La citta’ vecchia e’ una parte della citta’ di Hebron controllata dall’autorita’ palestinese e quindi, almeno in teoria, non dovrebbe essere interdetta alla liberta’di movimento dei Palestinesi.

I manifestanti si sono fermati di fronte al cancello militarizzato, dal quale di solito escono i coloni per iniziare il loro tour, tenendo in mano cartelloni ed intonando cori in arabo, inglese ed ebraico.La protesta e’ proseguita in maniera pacifica ed i militari si sono limitati ed osservare e filmare i manifestanti dalle torrette militari e dai tetti delle case occupate dai coloni.Quando la manifestazione si stava per sciogliere e’ arrivata la notizia che i coloni erano riusciti ad entrare nella citta’ vecchia attraverso un altro check point.

Hebron protesta 24.04.2010, coloni armatiA questo punto i manifestanti si sono addentrati nei vicoli stretti del suk ma sono stati fermati da un plotone di militari che gli ha impedito di proseguire.I manifestanti hanno quindi cercato di forzare il blocco gridando cori e reclamando il proprio diritto a camminare per le strade di Hebron.

I manifestanti hanno provato diverse volte a raggirare il blocco militare per fermare il tour ma ogni volta si sono trovati faccia a faccia con i cordoni di militari e si sono ripetuti spintonamenti. A questo punto un attivista israeliano e’ stato arrestato dai militari e successivamente, mentre la maggior parte dei manifestanti hanno formato dei cordoni di fronte al check point di Shuhada street altri tre, tra i quali due israeliani e un Palestinese, sono stati arrestati. Uno degli arresti e’ stato
particolarmente violento in quanto il manifestante e’ stato sbattuto a terra e trascinato via dai militari.

Dalla fine degli anni ’70, l’esercito israeliano avviò la demolizione di case nell’area di Hebron, chiudendo il fiorente mercato agricolo per costruire il nuovo insediamento di Avraham Avinu. Nel 1984, i militari occuparono la stazione degli autobus nel centro della città per “ragioni di sicurezza” e la trasformarono in un avamposto militare. Tra il 2000 e il 2003, 377 giorni di coprifuoco vennero imposti nell’area. Il check-point separa le famiglie, impedisce ai palestinesi l’uso della macchina e li costringe a continui interrogatori e controlli.

Attualmente all’interno della citta’ di Hebron sono presenti tra i 60 e i 90 check-point. I coloni vivono nella parte superiore delle case pelestinesi e non perdono occasione per attaccarli  con l’uso di armi o tirandogli addosso qualsiasi cosa.

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