Alle ore 12:00 gli abitanti del villaggio di Al-Ma’sara si sono uniti in protesta insieme ad attivist* israeliani internazionali ed in solidarietà con il coordinatore del comitato popolare del villaggio Bi’in Rahmah Abu Abdallah arrestato due notti fa nella sua casa a Ramallah. I manifestanti avevano bandiere palestinesi e striscioni in solidarietà di Abdallah Abu Rahamah.
I manifestanti hanno scandito slogan contro le politiche discriminatorie dell’occupazione e per l’unità nazionale tra i palestinesi, quando la protesta ha raggiunto le barriere che l’esercito di occupazione aveva messo sulla strada principale del paese, i manifestanti hanno cercato di rimuoverle ed i soldati hanno risposto violentemente ai manifestanti.
Sul posto un membro del comitato popolare ha parlato delle discriminazioni israeliane contro i palestinesi ricordando che in questi giorni si commemorano in tutto il mondo i diritti umani.
Per protestare contatta il consolato israeliano nella tua città.
10 dicembre 2009: Il coordinatore del movimento di resistenza nonviolento di Bil’in, Abdallah Abu Rahmah, é stato arrestato durante la notte scorsa da soldati israeliani. Come parte di una recente scalata di violenza da parte dell’esercito israeliano per motivi politici a Bil’in, Abdallah Abu Rahmah, un maestro di scuola e coordinatore del Comitato Popolare di Bil’in è stato arrestato da soldati israeliani. Esattamente alle 2 del mattino della notte scorsa, sette jeep military israeliani si fermarono presso la residenza di Abdallah Abu Rahmah nella città di Ramallah. I soldati hanno fatto irruzione nella casa e hanno arrestato Abu Rahmah nel suo letto, in presenza della moglie e dei figli. Abu Rahmah è un insegnante di scuola media alla scuola del Patriarcato Latino di Birzeit vicino a Ramallah ed è il coordinatore del Comitato Popolare di Bil’in contro il Muro e le colonie. In un precedente tentativo di arrestare Abu Rahmah, lo scorso 15 settembre del 2009, l’esercito israeliano usó tale violenza che un soldato fu incriminato per aggressione.
L’arresto di Abu Rahmah è parte di una scalata militare israeliana diretta a spezzare lo spirito nonviolento del popolo di Bil’in e i suoi leader popolari, ma specialmente la lotta popolare nel suo complesso per tale di frenare le crescenti manifestazioni contro il Muro. Recentemente, l’avvocata Gaby Lasky, che rappresenta molti dei detenuti a Bil’in, è stata informata dalla procura militare che l’esercito intende utilizzare le misure giuridiche come un mezzo per porre fine alle manifestazioni.
Dopo l’arresto di Abu Rahmah’s, l’avvocata Lasky, ha dichiarato che "l’arresto del mio cliente è un altro esempio lampante di applicazione di procedure legali da parte delle autorità israeliane per la persecuzione politica dei residenti di Bil’in. A Bil’in i manifestanti sono sotto pericolo costante pur avendo a favore una sentenza del tribunale Supremo israeliano che afferma che i manifestanti hanno la giustizia dalla loro parte. Questa sentenza obbligava alle autoritá israliane, 2 anni fa, che il tracciato del muro a Bil’in doveva essere modificato. Fino ad oggi, nessun lavoro é stato realizzato.”
Dal 23 giugno del 2009, 31 residenti di Bil’in sono stati arrestati da militari israeliani. L’esercito ha perseguito i membri del Comitato Popolare, e pur avendo arrestato tre di loro tutti e tre sono stati rilasciati per mancanza di prove. Nel caso di uno di loro, Mohammed Khatib, il giudice dettó che le prove che si erano presentate per la sua detenzione erano state falsificate dall’esercito. Oltre ai membri del Comitato, un attivista di Bil’in, Adeeb Abu Rahmah, fu detenuto cinque mesi fa pur non essendo sospettoso di aver commesso alcuna violenza. In questo caso, l’accusazione era direttamente di aver "incitato" alla violenza per aver partecipato nell’organizzazione di manifestazioni popolari e nonviolente.