Gaza: Israele apre la diga di Wadi Gaza e allaga case e campi. Centinaia gli sfollati.

Gaza – Infopal.  Un nuovo crimine israeliano si è
compiuto oggi nel centro della Striscia di Gaza: le forze di
occupazione hanno allagato le cittadine di al-Mighraqa e Hajar ad-Dik,
nelle aree centrali e orientali della Striscia sotto assedio, e, dopo
aver aperto la diga di Wadi Gaza, senza preavviso, hanno provocato
un’inondazione. Il nostro corrispondente ha raccontato che
decine di case sono state allagate, causando lo sfollamento di
centinaia di persone e gravi danni alle abitazioni stesse e ai campi
coltivati. La protezione civile è riuscita a mettere in salvo 60 cittadini rimasti bloccati a al-Mighraqa.

In
un collegamento telefonico con il nostro corrispondente, il direttore
della Protezione civile, Yussef al-Zahar, ha parlato delle operazioni
di salvataggio e dell’evacuazione di numerose abitazioni. Ha tuttavia
sottolineato che il livello dell’acqua è in aumento e che ciò
rappresenta una minaccia per la sicurezza dei cittadini. Il
ministero degli Affari sociali, in collaborazione con le
amministrazioni comunali, hanno deciso di utilizzare le scuole per
accogliere gli sfollati e si sono impegnati a fornire cibo, coperte e
vestiti. Al-Zahar ha spiegato che le forze di occupazione
israeliane hanno annunciato di voler aprire un’altra diga che dà sulla
stessa valle.

La diga di Wadi (valle, ndr) Gaza è stata
costruita dalle forze di occupazione decenni fa, allo scopo di privare
la Striscia dell’acqua che riempiva la vallata durante l’inverno. Ieri, l’hanno aperta senza preavviso, a seguito di inondazioni avvenute nel sud di Israele. "Così
– affermano a Gaza – gli occupanti ottengono due risultati: proteggere
se stessi dalle inondazioni, allagare la Striscia di Gaza e aumentare
la sofferenza della popolazione palestinese assediata". Veramente una
grande dimostrazione di civilità.

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