I giornali in lingua ebraica hanno
riferito e commentato con preoccupazione nei giorni scorsi le proteste
(non violente) contro il muro in Cisgiordania e le occupazioni (da
parte dei coloni) di case arabe a Sheikh Jarrah (Gerusalemme) che
mettono dalla stessa parte attivisti palestinesi, israeliani e
stranieri e riscuotono crescenti consensi internazionali.
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C’era anche David Grossman, uno dei piu’ celebri scrittori israeliani, al raduno organizzato questo pomeriggio da movimenti pacifisti e di sinistra nel quartiere di Sheikh Jarrah contro l’espansione del movimento dei coloni a Gerusalemme est: parte della citta’ a maggioranza araba la cui annessione a Israele non e’ riconosciuta dalla comunita’ internazionale. La manifestazione, che e’ diventata ormai una consuetudine settimanale e a cui hanno partecipato circa 300 persone, si e’ svolta dopo la sentenza pronunciata da un tribunale israeliano in favore del diritto di espressione e contro l’operato della polizia: intervenuta venerdi’ scorso e due venerdi’ fa con pesanti cariche e decine di fermi nei confronti dei dimostranti, dopo aver negato loro l’autorizzazione a sfilare.
I partecipanti si sono radunati sotto alcuni edifici occupati di recente dai settlers al grido di ”coloni, coloni, lasciate queste case”. Nel giorno in cui il premier Benyamin Netanyahu ha ribadito dalla citta’-colonia di Ariel la volonta’ di mantenere ”per sempre” la sovranita’ israeliana sugli insediamenti piu’ grandi della Cisgiordania, oltre che su Gerusalemme est, Grossman da parte sua ha denunciato la presenza degli insediamenti ebraici a Sheikh Jarrah e in altri quartieri di Gerusalemme est come un errore che ”complica la situazione e rischia di rendere la pace impossibile”. Quanto alla polizia, lo scrittore l’ha accusata di ”accanimento” contro l’opposizione di sinistra e ha aggiunto: ”Non vediamo le stesse reazioni in occasione dei disordini provocati dai coloni e dei loro pogrom contro i villaggi palestinesi”.
Il raduno questa volta si e’ concluso senza incidenti, nonostante la contromanifestazione di un drappello di esponenti dell’estrema destra arringati a poca distanza dal deputato dell’Unione Nazionale Itamar Ben Gvir in difesa di ‘Gerusalemme ebraica’ e contro ‘i disfattisti della sinistra’.