Di seguito riportiamo la traduzione di una notizia pubblicata dall’agenzia di stampa Maan News Agency, per rimanere continuamente aggiornati rispetto il piano coloniale israeliano.
Dalle dichiarazioni rilasciate al quotidiano israeliano Kol Hair, Israele ha pianificato di mettere in vendita nel prossimo anno, 3000 nuove case per ebrei a Gerusalemme, incluso nelle zone palestinesi.
Shlomo Eshkol, ingegnere nominato dal comune di Gerusalemme, ha parlato inoltre del progetto a lungo termine di costruzione di 50.000 nuovi alloggi nei prossimi 10 anni.
Eshkol dichiara inoltre che i nuovi 3,000 alloggi, che verranno costruiti nel 2011, includono aree che furono illegalmente annesse da israele negli anni ’80, dopo che la parte orientale della città fu occupata nel 1967.
Questi piani sono stati annunciati durante un incontro tra il sindaco di Gerusalemme, Nir Barkat, e un gruppo di 60 ricercato israeliani.
Le case saranno disponibili a Gerusalemme ovest nei quartieri ebraici di Arnona e Ramat Rachel, come anche a Gerusalemme est nei distretti di Givat Hamatos e Har Homa, insediamenti costruiti sulle terre che appartenevano alla municipalità di Betlemme in West Bank.
Nonostante il rifiuto internazionale di riconoscere Gerusalemme est come parte dello stato d’Israele, lo stato vede tutta Gerusalemme come “eterna e indivisibile” capitale e non considera l’insediamento a Gerusalemme est come un’espansione coloniale.