Manifestazione per Gaza – Londra 2009 – La rabbia brucia ancora

Questo video è stato realizzato per rendere visibile la violenta repressione della polizia a Londra durante le proteste contro l’attacco israeliano a Gaza nel 2009.

Nei mesi seguenti la protesta, cominciarono perquisizioni e irruzioni: 119 persone furono arrestate. Molti di loro furono ripetutamente perseguitati dalla polizia per tutto l’anno seguente. Le sentenze dei processi per le persone arrestate sono state più che pesanti e basate su prove quasi inesistenti. Molti sono ancora in prigione. Il numero dei ragazzi ancora in prigione dopo le proteste a Londra in opposizione all’attacco a Gaza nel dicembre 2008 e gennaio 2009 è ancora troppo alto per restare nel silenzio più assoluto.

Negli ultimi mesi molti ragazzi – in maggioranza mussulmani – hanno subito condanne pesanti dal tribunale di Isleworth Crown Court in west London. Molti di loro sono stati costretti a dichiararsi colpevoli prima di ricevere la condanna. Isolati dagli organizzatori della protesta, questi ragazzi presi sotto il mirino delle forze dell’ordine hanno avuto punizioni esemplari nonostante per molti di loro fosse la prima volta ad una manifestazione.

Questa vicenda mostra come la repressione da parte dei media e delle autorità in Europa colpisca in modo differente i ragazzi musulmani soltanto per il fatto di essere musulmani. Etichettati come estremestisti e terroristi, vengono trattati come un gruppo a parte nelle nostre strade e nelle aule di tribunali (tradotto da http://www.irr.org.uk/2010/march/ha000030.html)

Background

In tutto il mondo vennero organizzate manifestazioni tra il 27 dicembre 2008 e 18 gennaio 2009 che esprimevano rabbia e dissenso all’attacco alla striscia di Gaza da parte di Israele. Una delle più grandi manifestazioni fu tenuta a Londra il 10 gennaio 2009 in cui parteciparono centinaia di migliaia di persone. La manifestazione partì da Hyde Park e giunse all’ambasicata israeliana con scontri fuori l’ambasciata e tiro di scarpe in segno di protesta – in quell’occasione anche le vetrine di Starbucks vennero distrutte. La risposta della polizia fu più che violenta: molti dei/delle partecipanti vennero feriti, si sono registrate gambe rotte, contusioni e tagli. Susseguì una vera caccia all’uomo: I/le manifestanti vennero fermati/e a caso e venne utilizzato ripetutamente gas CS sulla folla. La polizia accerchiò la gente e chi era all’interno venne obbligato a farsi identificare e farsi scattare fotografie.

Sono state denunciate le violenze della polizia alla Met Police Service (MPS) e Independent Police Complaints Commission (IPCC). Ma nessuno ha mai investigato perché la maggior parte dei poliziotti non avevano il numero ID visibile.

Arrests

Come risultato il Met police avviò un’operazione chiamata – Operation Ute – che aveva come obiettivo quello di localizzare e individuare I responsabili. 119 persone vennero arrestate in connessione con le manifestazioni e in maggioranza furono giovani musulmani (inclusi Algerini, Palestinesi e Pachistani) e 78 sono stati denunciati. Molti degli arresti sono stati eseguiti il mese dopo le manifestazioni con irruzioni nelle case (l’intervento della polizia fu molto violento). Inoltre, da sottolineare che il più giovane degli arrestati ha dodici anni e molti di loro sono studenti senza alcun precedente sotto I diciannove anni.

In tribunale a quasi tutti è stato richiesto di mostrare il passaporto e, nonostante il fatto che la maggioranza avessero cittadinanza britannica, sono stati notificati decreti di espulsione in base ai risultati dei provvedimenti decisi durante I processi.

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