traduzione in italiano del comunicato pubblicato dal gruppo AE’DUN, segue la versione in inglese e il testo del volantino in arabo.
Il 29 febbraio 1976 il governo israeliano annunciò un piano per la confisca di 5.500 acri di terra coltivabile di proprietà dei cittadini palestinesi al fine di utilizzarla ad esclusivo beneficio dei cittadini ebrei ed il 30 marzo successivo soffocò nel sangue la rivolta della popolazione autoctona dalla Galilea al Negev, uccidendo sette palestinesi e ferendone decine.
Da allora ogni 30 marzo i palestinesi celebrano il GIORNO DELLA TERRA, in memoria di tutti coloro che sono morti per difendere il proprio diritto a vivere in Palestina e per ricordare al mondo il continuo furto di terre perpetrato dallo Stato sionista.
Anche quest’anno NOI GIOVANI PALESTINESI scendiamo in piazza in tutto il mondo per ribadire l’appartenenza alla nostra terra e l’impegno verso la lotta di liberazione nazionale, per la fine dell’occupazione, l’abbattimento del regime sionista di apartheid e il diritto al ritorno dei profughi palestinesi.
La nostra determinazione è oggi rafforzata dai venti di libertà che soffiano sul mondo arabo. La caduta di regimi che hanno tramite la repressione dei propri popoli tenuto sotto scacco per decenni la causa palestinese, ci lascia intravedere nuovi orizzonti. In perfetta sintonia con i nostri coetanei in Tunisia, Egitto, Bahrein, Yemen, Libia, Siria e Giordania, NOI GIOVANI PALESTINESI prendiamo in mano il nostro futuro convinti più che mai della giustezza delle nostre istanze, pronti a ricostituire un movimento di resistenza in grado di rappresentarci e guidarci.
La perpetuazione delle pratiche coloniali sioniste di apartheid, prigionia e tortura, bombardamenti indiscriminati, demolizione di case e costruzione di insediamenti, è favorita oggi dallo stato di disgregazione nel quale versa il movimento palestinese, un tempo pioniere della democrazia e dei diritti umani nel panorama mediorientale.
Noi GIOVANI PALESTINESI consideriamo pretestuose le recenti divisioni per il controllo di un’autorità fittizia (ANP), istituita tramite accordi (Oslo ‘93) privi di qualsiasi legittimità e consenso popolare, che hanno per sovrappeso causato la marginalizzazione dell’OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina), a tutt’oggi l’unico organo con la facoltà di garantire la rappresentanza del popolo palestinese in tutti i suoi individui (palestinesi del ’48, di Gaza e Cisgiordania, della Diaspora e dei Campi Profughi).
Oggi NOI GIOVANI PALESTINESI siamo qui per dare voce al nostro desiderio di libertà, rinnovamento e democrazia, contro la svendita all’occupante dei nostri diritti fondamentali, la corruzione interna al movimento palestinese e le pratiche dittatoriali ed oppressive della leadership palestinese in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.
Chiediamo quindi:
* Fine della divisione del movimento di lotta e liberazione palestinese, culmine negativo del processo di disgregazione innescatosi con la firma degli Accordi di Oslo;
* Elezioni democratiche del Consiglio Nazionale Palestinese –organo parlamentare che legittima e crea la piattaforma politica e le strategie dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina- entro e non oltre Gennaio 2012, basate su un sistema di voto uguale per tutti, che garantisca la rappresentanza a tutti i palestinesi nel mondo (palestinesi del ’48, di Gaza e Cisgiordania, della Diaspora e dei Campi Profughi);
* Ristrutturazione dell’OLP in modo da renderla inclusiva di tutti i settori della società palestinese, affinché torni a battersi per lo scopo originario: la liberazione della Palestina.
Tutte queste richieste non sono il fine ultimo della nostra protesta ma solo un primo passo per il rafforzamento del movimento popolare palestinese contro l’Occupazione, l’Apartheid e la colonizzazione sionista della nostra terra.
I GIOVANI PALESTINESI
Roma, 30 Marzo 2011 On February 29th, 1976, the Israeli government announced a plan to seize 5.500 acres of land property of Palestinian citizens to the exclusive benefit of Jewish citizens, and on March 30th Israeli police suppressed in a bloodshed the revolt of the indigenous people of Galilee, killing 7 Palestinians and injuring dozens.
Since then, every 30th of March Palestinians celebrate the LAND DAY, in memory of all those who died defending their right to live in Palestine, and to remind the whole world the continuous theft of land perpetrated by the Zionist State.
This year as well, WE YOUNG PALESTINIANS take to the streets everywhere in the world to reassert our belonging to our homeland and our commitment to our national liberation struggle, for the end of occupation, the fall of the Zionist apartheid regime and the right of return of Palestinian refugees.
Our determination is strengthened today by a wind of freedom blowing through the Arab world. The fall of regimes that linked the repression against their people in the muzzling of the Arab cause of Palestine Liberation enables us to see a new horizon. In perfect syntony with the youth of Tunisia, Egypt, Bahrein, Yemen, Libya, Syria and Jordan, WE YOUNG PALESTINIANS take our future into our own hands, firmly convinced of the rightfulness of our demands, ready to reconstruct a resistance movement able to represent and guide us.
The perpetration of the Zionist colonial practices of Apartheid, detention and torture, indiscriminate bombing, house demolition and settlement building, is today favored by the state of disintegration characterizing the Palestinian movement, once a pioneer of democracy and human rights in the Middle Eastern landscape.
WE YOUNG PALESTINIANS find utterly specious the recent divisions within the Palestinian liberation movement over a fictitious authority (PNA), established through an agreement (the Oslo Accords, 1993) void of any legitimacy or popular consensus, which has furthermore marginalized the role of the PLO (Palestinian Liberation Organization), still today the only political organism entitled to guarantee representation for all Palestinians (Gaza Strip, West Bank, 48 territories, refugee camps, and in the Diaspora).
Today WE YOUNG PALESTINIANS are gathered here to voice our desire for freedom, change and democracy, against the wholesale of our basic rights to the occupier, the corruption of the Palestinian movement and the dictatorial and oppressive practices of the Palestinian leadership in Gaza and the West Bank.
We therefore demand:
* End of the division within the Palestinian liberation movement, negative acme of the disintegration process ignited by the Oslo Accords;
* Democratic elections to the “Palestinian National Council” – the parliamentary body that gives authority to and creates the political platform, strategies and policies, for the Palestine Liberation Organization – by January 2012, based on a one-person one-vote electoral system that guarantees equal representation for all Palestinians around the world (Gaza Strip, West Bank, 48 territories, refugee camps, and in the Diaspora).
* Restructuring of the PLO, in order to make it inclusive of all sectors of Palestinian society and to restore its original objective: the liberation of Palestine.
All of these demands are not our end goals but rather first steps to strengthen the Palestinian popular movement against occupation, apartheid and the Zionist colonization of our homeland.
THE PALESTINIAN YOUTH