Il 15 marzo 2011 è palestinese anche a Roma

Pubblichiamo interamente il comunicato dei giovani palestinesi a Roma appartenenti al gruppo AE’DUN. Il comunicato racconta la giornata di ieri in città a seguito della convocazione di un presidio davanti la sede della delegazione generale dell’OLP a Roma.

Roma, 15 marzo 2011
Noi GIOVANI PALESTINESI del gruppo AE’DUN, in coordinamento con i movimenti giovanili in Palestina e nel resto del mondo, abbiamo allestito MARTEDÌ 15 MARZO 2011 ALLE ORE 12:30 un PRESIDIO PERMANENTE presso la sede della Delegazione Generale dell’OLP in Roma, ALLO SCOPO DI RIBADIRE L’IMPEGNO INDEFESSO VERSO LA NOSTRA LOTTA PER L’AUTODETERMINAZIONE, LA LIBERAZIONE NAZIONALE, L’ABBATTIMENTO DEL REGIME ISRAELIANO DI APARTHEID E IL DIRITTO AL RITORNO DEI PROFUGHI PALESTINESI.

Noi GIOVANI PALESTINESI consideriamo pretestuose le recenti divisioni per il controllo di un’autorità fittizia (ANP), istituita tramite accordi (Oslo ‘93) privi di qualsiasi legittimità e consenso popolare, che hanno per sovrappeso causato la marginalizzazione dell’OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina), a tutt’oggi l’unico organo legittimato a garantire la rappresentanza del popolo palestinese in tutti i suoi individui (palestinesi del ’48, di Gaza e Cisgiordania, della Diaspora e dei Campi Profughi).

Abbiamo pertanto chiesto di far pervenire all’attuale leadership palestinese le seguenti richieste:
– FINE DELLA DIVISIONE DEL MOVIMENTO DI LOTTA E LIBERAZIONE PALESTINESE, CULMINE NEGATIVO DEL PROCESSO DI DISGREGAZIONE INNESCATOSI CON LA FIRMA DEGLI ACCORDI DI OSLO;

– ELEZIONI DEMOCRATICHE DEL CONSIGLIO NAZIONALE PALESTINESE, BASATE SU UN SISTEMA DI VOTO UGUALE PER TUTTI, CHE GARANTISCA LA RAPPRESENTANZA A TUTTI I PALESTINESI NEL MONDO (PALESTINESI DEL ’48, DI GAZA E CISGIORDANIA, DELLA DIASPORA E DEI CAMPI PROFUGHI);

– RISTRUTTURAZIONE DELL’OLP IN MODO DA RENDERLA INCLUSIVA DI TUTTI I SETTORI DELLA SOCIETÀ PALESTINESE, AFFINCHÉ TORNI A BATTERSI PER LO SCOPO ORIGINARIO: LA LIBERAZIONE DELLA PALESTINA

Il nostro presidio si è protratto fino a tarda sera, quando l’ambasciatore in persona si è premurato di inoltrare via fax le nostre richieste al Consiglio Nazionale Palestinese. Alla luce di questo gesto, abbiamo deciso di sospendere temporaneamente il presidio, fatta
salva la ferma intenzione di riprenderlo con la stessa determinazione qualora le nostre richieste non dovessero ricevere risposta.

Ringraziamo di cuore tutti gli italiani che, rispettando la volontà dei giovani palestinesi, ci sono stati a fianco in segno di solidarietà e sostegno alla nostra causa.

GRUPPO AE’DUN

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