Graffiti: abbattendo il muro dell’ambasciata israeliana al Cairo

Fonte: Occupied Palestine Foto: Maggie Osama

Cairo 7.09.2011

Attivisti e attiviste al fianco della Palestina hanno trasformato, con una protesta creativa, il muro di 100 metri per 3 di altezza che circonda l’ambasciata israeliana al Cairo.
Il muro è stato costruito lo scorso sabato dall’esercito egiziano. Il nuovo muro rimpiazza la recinzione metallica che è stata distrutta dai manifestanti lo scorso mese.
La giunta militare ha dichiarato che il muro è stato costruito per proteggere la proprietà pubblica e non l’ambasciata in particolare.

Gli/le attivisti/e hanno dipinto il muro con scritte pro-Palestina, contro lo SCAF (Supreme Council of the Armed Forces, ovvero i 20 ufficiali dell’esercito che comandano e reprimono in Egitto dal dopo Mubarak), e messaggi contro il sionismo come ad esempio: “No alla riconciliazione”, “Non dimenticheremo mai Deir Yassin“, “No a Israele” e “La liberazione della Palestina inizia con la liberazione dell’Egitto”, tra le grida di incoraggiamento dei passanti e degli automobilisti tra i quali alcuni hanno scelto di aggregarsi alla manifestazione.

Dopo alcune ore, sono comparsi ufficiali dell’esercito e la polizia militare chiedendo di smettere di dipingere e di andare via. I militari hanno accusato i/le manifestanti di aver snaturato l’aspetto del muro. “E’ vergognoso aver dipinto la bandiera egiziana, il simbolo del paese!” hanno detto ai manifestanti.
Dopo mezzora di discussione tra esercito e manifestanti, gli/attivisti/e hanno scelto di andare via.

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