Ne approfittiamo di un tour dentro Ma’ale Adumim per osservare l’impianto urbanistico di un insediamento sionista ad est di Gerusalemme, ormai diventato città. Ma’ale Adumim era parte del complesso di Gush Etzion, già noto a chi legge il nostro blog, ma ha avuto un proprio sindaco e comune indipendente dal consiglio di giurisdizione in quanto ha ottenuto lo status della città nel 1991. Questa è diventata la terza colonia più grande nei territori palestinesi occupati militarmente da Israele.
Così come la terra sulla quale è stata edificata l’intera colonia, anche i giganti ulivi posti in maniera ornamentale sulle strade, nelle rotatorie, come trofei, sono palestinesi.
In questo caso si tratta di ulivi centenari, sradicati e saccheggiati alla popolazione palestinese per poi essere impiantati nella colonia. Alcuni, secondo la persona intervistata, avrebbero oltre 400 anni e, in altri casi, i soldati incaricati di sradicare gli ulivi dai villaggi palestinesi li hanno poi venduti nel nord di Tel Aviv.
Chi semina devastazione, raccoglie resistenza…