Israele – Ancora proteste contro la detenzione nel campo d’internamento per migranti di Saharonim

ShowImage.ashxSi riaccende la lotta dentro il lager per migranti di Saharonim, costruito da Israele nel deserto del Negev. Sono circa 300 le/i migranti african* internat* che da due giorni rifiutano il cibo passato dall’amministrazione carceraria.
Già nel mese di maggio vi abbiamo riportato le motivazioni della protesta delle persone internate che in quel caso si rifiutarono di entrare nelle celle per ben 3 giorni.

Il campo d’internamento di Saharonim costringe circa 1500 persone all’interno delle sue gabbie, lì rinchiuse si trovano intere famiglie di migranti, bambin* compres*.
Secondo la legge approvata l’estate scorsa dal governo israeliano (Prevention of Infiltration Law), lo stato sionista può imprigionare per oltre 3 anni chiunque sia entrato illegalmente dentro i confini.

Secondo le ultime dichiarazioni del governo israeliano ai media di regime, sembrerebbe che Israele si sia accordato con “uno Stato terzo” per deportare tutt* i/le richiedenti asilo, indipendentemente dai rischi e dalle minacce per la vita stessa delle persone.

Esprimiamo massima solidarietà a chi sta lottando per la libertà, a Saharonim così come nei campi d’internamento per migranti della Fortezza Europa.
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30.06.2013 Aggiornamenti dallo sciopero della fame dentro il campo d’internamento per migranti di Saharonim leggi qui per la notizia completa

In queste ore arriva dalle Autorità carcerarie la comunicazione riguardo la protesta che le/i migranti rinchius* nel campo continuano a portare avanti da giorni.
Forniscono numeri, come se non fossero persone, ma lo sciopero continua compatto in alcuni blocchi.
Tra i dispositivi volti a reprimere la protesta è stato limitato l’accesso alla comunicazione telefonica, per non amplificare all’esterno e schiacciare nel silenzio, e viene negato il servizio medico alle persone internate.

Per la giornata di oggi era prevista un’operazione repressiva volta a sedare lo sciopero della fame, inziativa che non si è fatta attendere.
Le Autorità hanno effettuato una deportazione di massa in altre strutture detentive, cercando di separare 340 persone tra Ashel e Ktziot, carcere israeliano dove vengono imprigionati i palestinesi.

In Israele i/le migranti african* che richiedono l’asilo politico possono essere imprigionat* per oltre 3 anni, nel campo d’internamento di Saharonim sono internate più di 1700 persone.

1.7.2013 Secondo quanto riportato dai media israeliani, lo sciopero della fame all’interno del centro di detenzione per migranti è terminato. Deportate in altre carceri, per separarle dalle altre, tutte le persone che hanno animato la protesta contro la detenzione e per la libertà.

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