La lotta dei giovani palestinesi raccontata dal gruppo “5 Giugno”

Il gruppo “5 Giugno” è un gruppo non ufficiale di ragazzi palestinesi che chiedono la fine delle divisioni interne tra fazioni e partiti palestinesi. Questo gruppo non ha una leadership, tutte le opinioni sono rispettate, tutte le proposte vengono accolte, valutate e messe in opera con l’approvazione di tutti.

Le nostre richieste principali sono le seguenti:
1. La fine della divisione tra le due fazioni palestinesi, Il Movimento Islamico per la Liberazione della Palestina (noto come Hamas) ed il Movimento per la Liberazione della Palestina (noto come Fatah), e la fine dei conflitti tra le fazioni piu piccole.

2.L’unità nazionale completa di tutti i partiti e le fazioni palestinesi indipendentemente dalla loro politica, senza esclusione delle minoranze.

3.La fine degli accordi e dei trattati di pace con il nemico sionista, in quanto la leadership che dice di rappresentare la Palestina non rappresenta il parere del popolo palestinese.

4.La fine della collaborazione tra organi di sicurezza palestinesi ed israeliani che spingono i palestinesi a diventare spie e delatori nei confronti di altri palestinesi

5.La liberazione di tutti i prigionieri politici e la continuazione della resistenza palestinese in tutti i modi e le forme moralmente accettabili, ed in modo particolare la promozione civile e culturale.

Come gruppo indipendete abbiamo organizzato molte manifestazioni pacifiche in varie città palestinesi e sopratutto senza slogan faziosi perchè crediamo che la Palestina sia più grande di un partito.

Martedì 15 marzo 2011 abbiamo organizzato manifestazioni non violente e contemporanee nelle principali città palestinesi (Gaza, Betlemme, Ramallah…)

Secondo l’agenzia di iinformazione palestinese “Maan News”, nella sola città di Gaza ci sono stati almeno 300 mila manifestanti e nel West Bank oltre 700 mila manifestanti, raggiungendo così un milione di presenze a favore della unità nazionale.

Nella città di Gaza i manifestanti sono stati attaccati dalle forze di sicurezza palestinesi che, nella citta di Ramallah, hanno fatto uso di idranti per disperdere la manifestazione.

Per protesta contro il comportamento delle forze dell’ordine, vari sit-in sono stati organizzati, mentre alcuni ragazzi hanno cominciato uno scipero della fame.
Durante i sit-in vengono svolte varie attività non violente che coinvolgono l’intera comunità palestinese, senza differenza di eta’, sesso, religione o fazione d’appartenenza.

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5 risposte a La lotta dei giovani palestinesi raccontata dal gruppo “5 Giugno”

  1. Thank you for this valuable post. It changed my approximation

  2. auto-nakidki.ru scrive:

    useful information. It’s the best

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  5. freepalestine scrive:

    Durante gli ultimi giorni sono state organizzate molte attività cuturali e sociali che hanno coinvolto tutta la comunita palestinese locale.

    Martedi 15/03/2011

    E’ partita la manifestazione contro la divisione interna tra fazioni e partiti palestinesi, circa 3000 persone tra ragazzi e ragazze. La manifestazione è passata per le strade di Betlemme, ha coinvolto studenti, comitati femminili, gruppi scout, associazioni culturali e perfino una banda musicale.
    Arrivati alla piazza della Natività i ragazzi hanno gridato slogan contro la divisione per l’unita nazionale e hanno deciso che rimarranno accampati alla Natività fino a quando questa devisione non cesserà. Tre ragazzi hanno deciso di iniziare anche uno sciopero della fame fino al momento della riconciliazione tra Fatah e Hamas, la notte è stata passata senza coperte e senza l’occorrente per la notte, i ragazzi che hanno dormito in piazza sono stati 7.

    Mercoledi 16/03/2011

    E’ stato un giorno molto pieno, la mattina è stata ripulita tutta la piazza, il numero di partecipanti a queste attività è cresciuto, i ragazzi hanno partecipato ad attivita sociali e hanno aiutato una famiglia con un funerale che passava in zona.
    I ragazzi hanno chiesto il permesso alla municipalità di Betlemme di montare una tenda, e non c’e stata risposta da parte della municipalità, dopo 2 ore di attesa i ragazzi hanno deciso di montare la tenda lo stesso.
    Subito i servizi di sicurezza e la polizia palestinese hanno tentato di buttare giù la tenda sulle teste dei ragazzi. Dopo che i ragazzi si sono legati il collo ai pali della tenda gli è stato consentito dalla municipalità di continuare la loro protesta pacifica.
    A mezzoggiorno i ragazzi si sono uniti alla protesta settimanale delle madri dei prigionieri palestinesi nella carceri israeliane davanti alla chiesa della Natività che ha coinvolto tutti i presenti in canti e slogan.
    La sera i servizi di sicurezza si sono offerti di ofrire la cena a tutti i ragazzi, ma c’e stato un rifiuto categorico per evitare di direzionare la protesta ad una fazione politica precisa. Le attività hanno continuato fino a notte fonda, con musica, canto e discussioni sociopolitiche con gli anziani, ed una fiaccolata, i presenti sono stati circa 40 persone, ed i ragazzi che hanno dormito nella tenda 15.

    Giovedi 17/03/2011

    Alla mattina i ragazzi hanno ripulito tutta la piazza della Natività, poi sono stati scritti slogan su cartelloni che sono stati attaccati in vari punti della piazza. Alla sera c’e stata una veglia a cui hanno partecipato oltre 80 persone, si sono discussi argomenti come la storia della Palestina, la situazione politica e sociale negli anni passato ed oggi, attività musicali con la chitarra e lo strumeto tradizionale arabo “Oud”. I ragazzi che hanno dormito nella tenda sono stati 30.

    Venerdi 18/03/2011

    Alla mattina è stata pulita tutta la piazza della Natività e si e organizzata una manifestazione per mezzoggiorno che ha coinvolto la gente che usciva dalla preghiera del venerdi. Fino alla sera attivita di ogni genere, si sono uniti degli studenti di varie scuole. Alla sera i ragazzi che hanno dormito nella tenda sono stati 45.

    Sabato 19/03/2011

    Alla mattina pulizia della piazza, ed alla sera ci sono stati due cantanti rap, la madre di un prigioniero ha parlato a nome delle madri dei prigionieri per il giorno della madre, sono state lette delle poesia sulla Palestina e c’è stato un collegamento in diretta con l’artitsta palestinese Rim Banna originaria delle terre del 1948, che ha espresso la sua solidarietà e ha annuciato la sua presenza alle attivita di Domenica.

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