26 maggio a L38 Squat – info dalla Palestina

Una serata di racconti e aggiornamenti di ritorno dalla Palestina:
video, immagini e riflessioni dopo la quinta conferenza internazionale
sulla resistenza popolare e le strategie di lotta tenutasi a Bil’in.

La
resistenza palestinese continua a sperimentare strategie e pratiche di
lotta senza fare un passo indietro di fronte alla quotidiana
oppressione e la normalizzazione dell’occupazione.

Il muro
dell’Apartheid, da  una parte, continua ad essere costruito per
annientare e separare assicurando ad Israele privilegio e ricchezza,
dall’altra, viene distrutto dalla rabbia e dalla resistenza dei
comitati popolari che si oppongono alla violenta espansione delle
colonie.

La controinformazione, il boicottaggio e la solidarietà attiva,
dentro e fuori la Palestina, è ciò che continuiamo a sostenere per
unirci nella resistenza popolare dal basso.
Continua a leggere

Pubblicato in Iniziative | Contrassegnato , , | Commenti disabilitati su 26 maggio a L38 Squat – info dalla Palestina

Gaza, i Mondiali della solidarietà la coppa è di “piombo fuso”

Da La Repubblica

C’era già chi immaginava gli “azzurri”
alzare al cielo una nuova Coppa del mondo. Ma a contendersi
l’ambito trofeo, domani sera, saranno Francia e Giordania, dopo
aver sconfitto rispettivamente Russia e Italia. I mondiali di
calcio sono ormai agli sgoccioli, non quelli ufficiali che si
terranno in Sudafrica tra meno di un mese, ma quelli della Striscia
di Gaza. Una manifestazione organizzata dalla Federazione
calcistica palestinese e sponsorizzata principalmente dall’Undp,
l’agenzia per lo sviluppo delle Nazioni Unite. Oltre 400 i
giocatori coinvolti, migliaia i tifosi sugli spalti, sedici le
“nazionali” scese in campo alla conquista della “Coppa del mondo”:
una copia del famoso trofeo, realizzata con il ferro recuperato tra
le macerie di “Piombo fuso”, l’operazione militare israeliana nella
Striscia di Gaza, che nel dicembre del 2008 provocò 1400 vittime
palestinesi e 13 israeliane.

La Gaza World Cup è stata organizzata in solidarietà al milione e
mezzo di abitanti della Striscia, impossibilitati  non solo a
raggiungere il Sudafrica, ma a entrare e uscire liberamente da
Gaza, a causa dello stretto isolamento in cui vivono dal 2007,
quando il movimento islamista Hamas ha preso il potere e Israele ha
chiuso i confini, controllando completamente i movimenti di
materiali e persone. Continua a leggere

Pubblicato in Gaza, Notizie | Contrassegnato | Commenti disabilitati su Gaza, i Mondiali della solidarietà la coppa è di “piombo fuso”

Roma: boicotta l’Oreal

L’8 maggio nel Padiglione 11
della Fiera di Roma
nel quale si teneva
la fiera del Farmaco e dei cosmetici Cosmofarma
è stata stroncata dall’intervento della polizia una pacifica azione dimostrativa che si svolgeva innanzi allo stand
della casa farmaceutica israeliana
TEVA nel quadro
della campagna internazionale di
boicottaggio disinvestimento e sanzioni (BDS) nei confronti dello stato di
Israele. Gli attivisti sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata
e ad essi sono stati sequestrati i volantini, una videcamera, un
megafono, una bandiera palestinese e le magliette che indossavano con le scritte Boycott Israel e
Palestina libera. Continua a leggere

Pubblicato in Boicottaggio | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su Roma: boicotta l’Oreal

Roma: per ricordare la NAKBA

Per ricordare la NAKBA, per fermare la catastrofe – Sabato, 15 maggio, ore 18-22
Piazza dell’Immacolata (San Lorenzo)

Il 15 maggio 2010 segna il 62esimo anniversario della Nakba (“catastrofe”), la pulizia etnica della Palestina da parte delle forze sioniste, prima e durante la creazione dello Stato di Israele. Il 1948 ha visto l’espulsione dalle loro case e dalla loro terre di oltre 700.000 Palestinesi, il massacro indiscriminato di migliaia di civili e la sistematica distruzione di più di 450 villaggi palestinesi.
La pulizia etnica in Palestina non è finita, ma continua ancora oggi. Il Muro dell’Apartheid, le colonie in Cisgiordania e Gerusalemme, l’assedio di Gaza, ridotta ormai ad una prigione a cielo aperto, la demolizione delle case palestinesi, le espulsioni dalla Cisgiordania (a cui i due nuovi decreti militari israeliani 1649 e 1650 entrati in vigore il 13 Aprile 2010 danno una forte accelerazione), la detenzione di migliaia di prigionieri tra cui donne e bambini, la repressione e la negazione del diritto al ritorno dei profughi, sono tutte azioni che hanno un unico obiettivo: il completamento della conquista del territorio e della espulsione della popolazione palestinese, cancellandone l’identità. Continua a leggere

Pubblicato in Iniziative | Contrassegnato , | 2 commenti

Palestina: ci rifiutiamo di morire in silenzio

I comitati popolari palestinesi denunciano la persecuzione ingiusta verso capi della resistenza popolare in Palestina. In particolare, dobbiamo fortemente condannare l’israeliano Shin Bet perchè nega al signor Iyad Burnat il permesso di lasciare
la Palestina. Eyad è il capo del locale Comitato Popolare di resistenza agli Insediamenti e al Muro dell’Apartheid di Bilin. E ‘stato invitato in Italia e in Svizzera, in diverse sedi per parlare sul tema della resistenza palestinese non violenta.
I suoi ospiti, tra cui il Mayer di Ginevra (Remy Pigany) e gli organizzatori della marcia della pace in Italia, erano costernati quando sono stati informati che le  autorità israeliane hanno rifiutato di lasciare il signor Burnat attraversare il ponte verso la Giordania il 1 maggio 2010.
Le autorità israeliane hanno fatto aspettare il signor Burnat per 3 ore prima di comunicargli il divieto di uscire dal paese.
Il tentativo di negare, alle persone impegnate nella resistenza civile, di raccontare  le loro storie all’estero è parte di uno schema di intimidazione e persecuzione, teso a
porre fine a questa forma di resistenza. Le azioni israeliane si adattano bene alle politiche  che mirano a garantire con la propaganda israeliana che la comunicazione sia disponibile solo nella parte occidentale e a recidere ogni legame tra il popolo Palestinese e la gente di tutto il mondo. Nel corso degli anni di lotta, non abbiamo mai desistito, anche nonostante l’uccisione di  manifestanti pacifici come il nostro collega, Bassem Abu Rahma nell’ aprile 2009  e il rapimento e la detenzione di centinaia di manifestanti pacifici. Nelle nostre manifestazioni settimanali, le autorità israeliane hanno usato tutti i tipi  di armi, gas lacrimogeni con sostanze chimiche,tubi flessibili ad alta potenza, munizioni e altre armi sperimentali. Continua a leggere

Pubblicato in Notizie | Contrassegnato | Commenti disabilitati su Palestina: ci rifiutiamo di morire in silenzio

Appello per il boicottaggio accademico di Israele

A 63 anni dalla risoluzione ONU di
partizione della Palestina e a 43 anni dall’occupazione della Cisgiordania,
compresa Gerusalemme est, della Striscia di Gaza e delle alture siriane del
Golan, Israele prosegue nel progetto di pulizia etnica del popolo palestinese,
iniziato nel 1947.
Decine di risoluzioni delle
Nazioni Unite, che dal 1948 hanno condannato le politiche coloniali e razziste
di Israele, non sono state mai rispettate.
Dopo le elezioni palestinesi del
2006, vinte in modo regolare e democratico dal partito “Change and Reform”
(Hamas), lo Stato di Israele ha messo in atto, con la complicità del mondo
occidentale, un assedio feroce della Striscia di Gaza, riducendo 1 milione e
500.000 persone alla nuda vita, nel quadro di una politica genocidaria che ha portato a
gennaio del 2009 al massacro di oltre 1400 palestinesi. L’esercito israeliano
ha usato armi di ogni tipo, come le bombe al fosforo bianco, ma ha anche
sperimentato nuove armi devastanti, come denunciato dalle organizzazioni ONU.
All’interno dello Stato di Israele si sta inoltre rafforzando una odiosa
legislazione di discriminazione razziale nei confronti dei palestinesi
cittadini di Israele. Continua a leggere

Pubblicato in Boicottaggio | Contrassegnato | Commenti disabilitati su Appello per il boicottaggio accademico di Israele

Al Walaja: un villaggio della resistenza

6 maggio, Al Walaja: un villaggio a pochi km da Betlemme, nella West Bank, le cui terre sono già in gran parte state confiscate, in cui molte case sono  state illegalmente demolite. Al Walaja: un villaggio dove gli israeliani stanno continuando i lavori di costruzione del muro illegale che lo chiuderanno in un anello, rendendolo una prigione, e molti palestinesi saranno costretti all’esilio.
Al Walaja: un villaggio come molti altri, dove i residenti palestinesi
non si rassegnano all’apartheid né alla pulizia etnica
, all’ingiustizia
e lottano, a mani vuote, insieme agli attivisti, giunti da tutto il
mondo, coloro che hanno compreso che la Palestina siamo noi.

Pubblicato in Notizie | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su Al Walaja: un villaggio della resistenza

“La tortura non esiste”

La tortura non esiste

Con queste poche parole il consolato italiano a Gerusalemme ha provato ad
uscire dall’imbarazzo dopo l’ultimo arresto de* compagn* italian* in
Palestina proprio nella famosa zona A della West Bank, ovvero quella in cui
l’esercito israeliano non dovrebbe intervenire e dove, invece, nonostante la
forte resistenza, continuano le incursioni notturne mentre avanza la
costruzione del muro dell’apartheid e l’espansione degli insediamenti
sionisti.

300 minorenni palestinesi nelle carceri israeliane, tortura psicologica e
fisica sistematizzata, internamento nelle prigioni a cielo aperto dove
continua a piovere il fuoco assassino dell’esercito occupante, restrizioni
nello spostamento, usurpazione delle terre…eppure la tortura non esiste.

Come trofei vinti al concorso della disumanità, nelle centrali della
polizia israeliana sono esposte in bella vista le foto che ritraggono visi
sorridenti e soddisfatti di donne in divisa mentre umiliano il proprio
bottino: un essere umano, bendato e inginocchiato.
Un esempio di come negli stati capitalisti e autoriutari, la tanto
sbandierata emancipazione di genere si manifesta unicamente come esercizio
di potere, in questo caso nella soggiocazione compiaciuta della vita
altrui.

 

 Continua a leggere
Pubblicato in Notizie | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su “La tortura non esiste”

HEBRON CITTA’ DELL’APARTHEID

Hebron protesta 24.04.2010Sabato 24 Aprile alle 15:45 circa,un gruppo di circa 50 persone tra Palestinesi, israeliani
e internazionali si e’ radunato a Hebron, vicino al checkpoint che separa Shuhada street nella zona H2 dal suk nella zona H1.

Shuhada Street è la principale strada del centro di Hebron ed è uno degli esempi più drammatici e significativi della politica di occupazione e separazione in tutta la Cisgiordania. Secondo il protocollo che definisce lo statuto di Hebron del 1997, la città è divisa in due parti: H1 sotto l’autorità palestinese e H2 sotto il controllo militare israeliano. La chiusura di Shuhada street è legata ai circa 600 coloni israeliani – tra i più fondamentalisti e violenti dell’intera Cisgiordania – che vivono nella città, contro i 600 mila palestinesi che abitano nel distretto di Hebron. La storia di questa strada ha radici profonde, anche la sua chiusura risale al massacro del 1994 quando il colono israeliano Baruch Goldstein fece irruzione nella moschea di Abramo della città e uccise 29 palestinesi. Continua a leggere

Pubblicato in Notizie | Contrassegnato , , | Commenti disabilitati su HEBRON CITTA’ DELL’APARTHEID

Messaggio dei comitati popolari dell’area di Betlemme

Ecco la lettera scritta dai comitati popolari e rivolta ai partecipanti della marcia per la pace che si è svolta domenica qui a Betlemme e  che prevedeva tra l’altro l’incontro tra  pellegrini italiani (400) e il ministro del turismo israeliano (dall’altra parte del check point). Tale lettera è stata distribuita l’altra sera durante l’azione di ‘boicottaggio’/sensibilizzazione.

MESSAGGIO DA PARTE DEI COMITATI POPOLARI NELL’AREA DI BETLEMME.

Sappiamo che vi trovate qui per impegnarvi in un’iniziativa che cerca di promuovere la pace e la riconciliazione tra noi e i nostri vicini israeliani. La pace è qualcosa che noi tutti vogliamo e ricerchiamo, ma questo particolare evento non ci farà avanzare di alcun passo. Queste solo solo alcune delle molte ragioni: Continua a leggere

Pubblicato in Aida camp, Notizie | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su Messaggio dei comitati popolari dell’area di Betlemme