Palestina, Abbas:governo unità nazionale o elezioni anticipate

GAZA/RAMALLAH (Reuters) – Il presidente palestinese Mahmoud Abbas fisserà elezioni parlamentari e presidenziali anticipate se i tentativi di formare un governo di unità nazionale con l'attuale partito di maggioranza di Hamas dovessero fallire. Lo ha riferito oggi un alto funzionario palestinese.

 

 

Yasse Abed Rabbo, membro dell'organo esecutivo dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina, ha parlato a Reuters dopo una seduta in cui il gruppo ha deciso le misure che Abbas dovrà prendere, una volta dichiarate definitivamente chiuse le trattative con il movimento di Hamas.

"Se si dovesse arrivare ad un impasse politico, (Abbas) chiederà nuove elezioni parlamentari e presidenziali", ha detto Rabbo.

Nel frattempo, oggi due guardie palestinesi sono state ferite dai dimostranti che protestavano di fronte al parlamento palestinese a Gaza City, hanno detto parlamentari e medici.

Circa 1400 poliziotti in uniforme protestavano contro il mancato pagamento dei loro salari, cantando slogan e sparando in aria vicino ai palazzi del Parlamento.

Personale medico ha detto che le condizioni delle guardie ferite non sono gravi. Le vittime stavano cercando di proteggere Ahmed Bahar un parlamentare membro del movimento di governo Hamas.

"Questo è un grave attacco contro l'assemblea parlamentare palestinese con lo scopo di creare tensioni in Palestina", ha detto Bahar durante una conferenza stampa.

Un'altra manifestazione animata dalle stesse motivazioni, fortunatamente non degenerata in violenze, è avvenuta nella città di Jenin, in Cisgiordania.

Gli impiegati del governo palestinese hanno ricevuto una piccolissima parte del loro salario da quando Hamas è andata al potere dopo le elezioni dello scorso gennaio.

I donatori occidentali hanno bloccato i fondi destinati all'Autorità palestinese dopo che il governo controllato da Hamas si è rifiutato di riconoscere Israele e gli accordi di pace precedentemente firmati, e di rinunciare alla violenza.

I dimostranti cantavano slogan come: "Non andremo a Damasco o a Tehran per i nostri salari", riferendosi alla recente visita di funzionari di Hamas, compreso il primo ministro Ismail Haniyeh, alla capitale siriana e a quella iraniana.

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