Venerdì 20 Novembre
Al Masara
Dopo alcuni giorni passati con i ragazzi del campo di Balata tra
momenti piacevoli, workshop di cucina italiana e murales, decidiamo
di spostarci ad Al Masara per partecipare anche questo venerdì al
corteo in opposizione alla costruzione del muro e all’occupazione
israeliana.
Il corteo di questa settimana ha visto una larga partecipazione di
donne, uomini e giovani del villaggio supportati dalla presenza di
attivisti e attiviste internazionali e d’Israele. Anche questa volta
l’obiettivo della protesta è stato di forzare il blocco di una
strada chiusa da filo spinato e da numerosi mezzi militari con
burattini al seguito.
Appena giunti davanti al blocco militare, i bambini e le donne del
villaggio hanno cominciato a tirare il filo spinato con
determinazione, anche a mani nude, proprio a dimostrazione che la
protesta riguarda tutte e tutti e che la violenza dell’occupazione
colpisce trasversalmente tutta la popolazione palestinese.
In diverse occasioni il filo spinato viene divelto e i militari
non possono fare altro che aggrapparsi ad un confine immaginario che
li rende ridicoli di fronte alla rabbia dei bambini e di chiunque
riufiuta di vedersi imporre nuove barriere giorno dopo giorno.
Una donna, accompagnata da alcuni bambini, forzando il blocco per
rivendicare in maniera più forte che la libertà di movimento non
può essere una concessione o frutto della concertazione, pone di
fronte agli occhi di tutti/e l’inutilità della potenza di fuoco
dell’esercito israeliano.
La libertà non si chiede, si strappa!