Gaza: Viva Palestina finalmente nella striscia

È giunto l’altro ieri nella Striscia di Gaza, attraverso il confine egiziano, uno dei maggiori convogli umanitari destinati negli ultimi anni all’enclave palestinese controllata dagli islamico-radicali di Hamas. Il carico comprende veicoli, attrezzature e 500 tonnellate circa di merci, cibo e medicinali. Ad accompagnarlo – fra scene di esultanza e manifestazioni di benvenuto – oltre 300 attivisti filopalestinesi provenienti da 30 Paesi (in maggioranza arabi) guidati dal vicepresidente del parlamento algerino. Trasportati via mare a bordo di una nave salpata dal porto siriano di Lattakia e di altre imbarcazioni minori – unitesi lungo la rotta – provenienti da Marocco, Algeria, Giordania ed emirati del Golfo, i container sono stati sbarcati nello scalo egiziano di El Arish, da dove hanno poi proseguito via terra verso la Striscia. La spedizione, organizzata sotto le insegne del movimento ‘Viva Palestina’, ha subito notevoli ritardi rispetto alla tabella di marcia iniziale. Dopo aver rinunciato all’idea di sfidare il blocco marittimo imposto da Israele – al contrario di quanto fatto a fine maggio da una precedente flottiglia (a guida turca), fermata al culmine di un sanguinoso abbordaggio costato la vita a nove attivisti – i promotori si erano infatti risolti a passare dall’Egitto, ma in formazione numerosissima. Senonchè le autorità del Cairo avevano bloccato tutto, negando il permesso al transito di una carovana formata secondo la richiesta iniziale da oltre mille persone, fra le quali avrebbe dovuto esserci anche il controverso deputato laburista britannico George Galloway, dichiarato a suo tempo persona non grata in Egitto. Il via libera è scattato dunque alla fine solo dopo ulteriori trattative, la riduzione del numero dei partecipanti e la rinuncia di Galloway.

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