L’esercito israeliano arresta una bambina mentre era in visita dal padre imprigionato

Sono almeno 7,000 i prigionieri politici palestinesi detenuti in carcere.
Secondo i rapporti, 330 bambini e bambine sono tuttora detenuti in queste strutture.

Nablus
– Le truppe israeliane hanno arrestato Samah Mousalan, ragazzina di 13 anni, proveniente dalla zona nord di Nablus, mentre  era in visita da suo padre, trattenuto in arresto nel carcere israeliano del Negev.

Il “Palestinian Ministry of Political Prisoner Affairs” ha tenuto una conferenza stampa lunedì,
dicendo che Mousalan stava facendo visita al padre, quando un gruppo di soldati ha fatto irruzione nella sala visite arrestandola.
Secondo le ricostruzioni, i militari israeliani hanno dichiarato che la bambina ha provato a dare di nascosto qualcosa al padre, e per questa ragione è stata arrestata.
Secondo il Ministero palestinese deglli affari dei prigionieri politici, dopo che gli israeliani hanno investigato, la bambina non aveva nulla con sé,  l’accaduto si deve considerare come una provocazione e un atto volto a crare pressione psicologica sulla bambina e su suo padre.
Il padre di Mousalan è stato condannato a 13 anni di prigione e li sta scontando nel carcere del Negev.
Secondo il rapporto della polizia israeliana, la bambina è stata condotta alla corte militare di Be’er Sheva e la sua prigionia è stata estesa di 24 ore, dopo che i militari l’avevano interrogata.
Issa Karekea, il ministro palestinese, ha dichiarato che non è la prima volta che i militari israeliani arrestano famigliari dei prigionieri politici e che si tratta di una forma di tortura psicologica nei confronti dei detenuti stessi.  Ha aggiunto inoltre che questi atti violano i basilari diritti umani.

Un video, in due puntate, rispetto le violenze che compiono i militari israeliani nei confronti dei bambini e delle bambine palestinesi:
“Stolen children, stolen lives”

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