Quando il Pride era rivolta

Vi proponiamo un’intervista fatta all’attivista Sylvia Rivera partecipante nel 1969 alle rivolte di Stonewall. Sylvia venne a Roma in occasione del world pride, stava già male ma questo non le impedì di partecipare a quello che può considerarsi l’ultimo pride di movimento di questo paese. Sylvia in quanto militante attraversò Radiondarossa e quei centri sociali che oggi tanto si vuole cacciare da quella manifestazione. Eppure Sylvia a noi dei centri sociali ci ha insegnato e lasciato molto. A ribellarci ai soprusi delle forze dell’ordine e a tutto ciò che è autoritario, lasciandoci in eredità che non si può lottare solo per la propria identità ma che i principi e le libertà devono essere internazionali.
Nel 2002 Sylvia ci ha lasciato, con lei è morto quel quartiere di rivolta newyorkese Greenwich Village diventato solo un luogo di vetrine e divertimento, ma soprattutto con lei se ne è andata la memoria e lo spirito del Pride, quello della gioia della rivolta da chi ci vuole omologati e asservite alle logiche dei giochi di potere sui nostri corpi.
Ecco pensiamo che se quest’anno Sylvia avesse partecipato al Pride avrebbe sfilato con quel carro dei centri sociali e di Radiondarossa come aveva fatto nel 200o e avrebbe gridato con noi che La nostra identità non è nazionale!
Boicottiamo Israele e rifiutiamo l’Apartheid!

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