Free Gaza

I PARTECIPANTI ALLA GAZA FREEDOM MARCH RIFIUTANO L´OFFERTA EGIZIANA DI FAR ENTRARE SOLO 100 PERSONE A GAZA.

Continua a leggere

Pubblicato in Notizie | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su Free Gaza

Roma: le statue della verità su Gaza

27 Dicembre 2008 / 27 Dicembre 2009

Oggi, ad un anno dall’ultimo massacro nella striscia di Gaza, un gruppo di antirazzisti e  antirazziste di Roma ha deciso di dare voce alle 1.415 vittime dell’attacco dell’esercito israeliano. Sulla statua di Mazzini all’Aventino che si trova all’incrocio tra i fautori di questo massacro, lo stato d’Israele (candelabro) e gli USA (consolato), davanti alla Bocca della verità e sulla statua di Pasquino dietro piazza Navona sono apparsi dei cartelli con i nomi delle vittime palestinesi dell’Operazione Piombo Fuso. Su alcuni cartelli si leggeva “Roma ricorda: a Gaza il fosforo bianco brucia ancora” e “Roma non dimentica: morti, malattie, malformazioni. Stop apartheid Palestina Libera“. Mentre l’amministrazione della città continua a sostenere direttamente le politiche assassine dello stato d’israele, chi vive le strade e abita la città non dimentica la spietata occupazione militare dei territori palestinesi, la segregazione di un intera popolazione, l’espropriazione continua delle terre volta a garantire il terreno di conquista per il propagarsi delle colonie, le deportazioni e  la costrizione a sopravvivere nei campi profughi e l’ultimo  bombardamento a Gaza.
Roma è viva perchè attraversata dalla rabbia di chi non vuole essere complice, dalle grida di chi non vuole restare in silenzio, dai 1.415 nomi di tutte le persone che un anno fa sono  state uccise dalla violenza sionista.
Qui (12) il volantino sul rapporto Goldstein distribuito nelle piazze romane.
Qui le foto.

Pubblicato in Gaza, Notizie | Contrassegnato , , | Commenti disabilitati su Roma: le statue della verità su Gaza

Bil’in: Natale sotto il gas

Pubblicato in Notizie | Commenti disabilitati su Bil’in: Natale sotto il gas

Boicotta Ahava

Un invito a chi legge: i prodotti Ahava sono in vendita anche in Italia, sono fra i migliori prodotti in Israele, non compriamoli e invitiamo a fare altrettanto. Non finanziamo l’economia di guerra.

Da il foglio 19 dicembre:
L’appuntamento per tutti è il 19 dicembre, alle ore 14, davanti al
negozio Ahava di Covent Garden, al centro di Londra. Si celebrerà
l’International day of action against Ahava. Non c’è azienda al mondo
boicottata quanto la produttrice di cosmetici con i sali del Mar Morto.
Organizzazioni pacifiste come le “Donne per la pace”, che hanno
riempito le strade europee durante gli anni più bui della guerra in
Iraq, hanno trovato in Ahava il nuovo nemico ideologico. Persino i
governi europei in questi giorni si stanno occupando di quest’azienda
il cui nome in ebraico significa “amore” e che sorge nel kibbutz di
Mitzpe Shalem, nei pressi del Mar Morto. Due giorni fa a Covent Garden
il negozio di Ahava ha dovuto chiudere a causa delle incursione
squadriste dei manifestanti. E’ stato un danno ingente per la compagnia
nel periodo natalizio intenso di affari. Da oltre un anno decine di
donne in bikini, appartenenti all’associazione pacifista Code Pink,
hanno manifestato dentro e davanti ai negozi di cosmetici di Washington
e delle capitali europee che vendono prodotti Ahava, etichettati
“Israele” e realizzati in un minuscolo kibbutz ebraico oltre la Linea
verde. Di solito le donne si cospargono di fango e scrivono “Ahava is a
dirty business” (Ahava è uno sporco affare). Ahava è l’azienda
israeliana più inquisita al mondo. Continua a leggere

Pubblicato in Boicottaggio | 2 commenti

Israele ora ti conciamo per le feste!

Siete pronte e pronti a rovinare la festa ed il clima di finta felicità che accompagna le giornate di fine Dicembre?

Diffondete questa piccola guida, avvisate chi ospiterà voi e la vostra bocca da sfamare che neanche per un  momento vi lascerete narcotizzare da luci e pacchi regalo. Israele, ora ti conciamo per le feste! Ad un anno dall’ultimo mostruoso attacco a Gaza, “Piombo Fuso”, ti proponiamo piccole scelte per sottrarti alla  complicità in cui ti obbliga il consumo. Il silenzio dei media ufficiali ti stordisce? Da oggi in poi non potrai più dire che non sapevi… Rifiuta l’apartheid e boicotta israele con la sua politica di guerra folle ed assassina.
Per maggiori informazioni sulla campagna internazionale di boicottaggio.

Pubblicato in Boicottaggio | Contrassegnato | Commenti disabilitati su Israele ora ti conciamo per le feste!

Gaza: il piombo fuso contamina

I bombardamenti israeliani a Gaza del 2006 e del 2009 hanno lasciato sul terreno forti concentrazioni di metalli tossici, che possono provocare nella popolazione tumori, problemi di  fertilità e gravi effetti sui nuovi nati, come malformazioni e patologie di origine genetica. Questi  metalli sono in particolare tungsteno, mercurio, molibdeno, cadmio e cobalto. E’ il risultato di uno studio condotto da New Weapons Research Group (Nwrc), una commissione  indipendente di scienziati basata in Italia che studia l’impiego delle armi non convenzionali e i loro  effetti di medio periodo sui residenti delle aree in cui vengono utilizzate. Il gruppo di lavoro del  Nwrc ha esaminato 4 crateri: due provocati dai bombardamenti del luglio 2006, uno nella città di  Beit Hanoun e uno nel campo profughi di Jabalia, e due provocati da bombe sganciate nel gennaio  2009 a Tufah,  sobborgo di Gaza City. Inoltre ha analizzato la polvere residua all’interno del guscio  di una bomba (THS89D112-003 155mm M825E11) al fosforo bianco esplosa vicino all’ospedale di  Al Wafa, nel gennaio 2009.

Leggi tutto il comunicato

Guarda l’Inchiesta di Rainews24 – Armi misteriose a Gaza

Pubblicato in Approfondimenti, Gaza | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su Gaza: il piombo fuso contamina

Ma’sara: manifestazione contro il muro

Circa 70 palestinesi, israeliani e internazionali hanno preso parte alla manifestazione di questa settimana contro il muro in Ma’asara, nonostante le pessime condizioni metereologiche. Alla manifestazione di questa settimana si sono uniti i membri del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, che hanno partecipato dimostrando la loro solidarietà con la lotta degli/delle abitanti della zona. Lasciando il villaggio lungo la strada verso il muro, i manifestanti si sono scontrati con membri dell’esercito e della polizia di frontiera che hanno bloccato la strada con del filo spinato come già fatto in precedenti occasioni. Gli occupanti non hanno presentato nessun mandato che potesse giustificare questa azione e si sono dimostrati abbastanza determinati nel non voler parlare con i manifestanti nonostantte questi ultimi hanno provato a spiegare loro in tre diverse lingue l’ingiustizia dell’occupazione e le possibili scelte alternative a loro disposizione, come per esempio rifiutarsi e partecipare alle azioni. Alcuni bambini hanno provato a tirare il filo spinato. Continua a leggere

Pubblicato in Notizie | Contrassegnato , , | Commenti disabilitati su Ma’sara: manifestazione contro il muro

Appello da Shministim

La nostra amica e sorella Or Ben-David è stata condannata ad altri 34 giorni di prigione militare (dopo che ne ha già scontati 47) per essersi rifiutata di arruolarsi nell’IDF (l’esercito israeliano). Or, come altri membri della “Shministim letter” ha rifiutato di arruolarsi per protestare contro le azioni brutali e illegali commesse dall’IDF nei territori palestinesi occupati. Lei, insieme ad altri obiettori, è disposta a pagare il prezzo della sua stessa libertà per difendere la libertà e la giustizia per tutti.
Vi chiediamo di partecipare con noi il 2 Gennaio 2010 e salutare un nuovo anno, un anno di pace e giustizia. In questa giornata vi chiediamo di organizzare la vostra comunità per una dimostrazione sotto l’ambasciata israeliana e i suoi consolati in tutto il mondo, per supportare e sostenere Or e  i Shministim nella loro battaglia contro l’occupazione e l’ingiustizia. Insieme riusciremo a far sentire la voce di Or che cercano di zittire e a far sentire tutte le voci che gridano libertà!
Per aderire a questa causa, sostenere Or o darci notizie sulle iniziative organizzate, contattateci:  Shministim10@gmail.com Continua a leggere

Pubblicato in Iniziative | Commenti disabilitati su Appello da Shministim

Gerusalemme: la polizia carica gli attivisti

Venerdi’ 11 dicembre un nutrito gruppo di attivist* israelian, circa 170, si e’ ritrovato nel centro di gerusalemme per dare vita ad una manifestazione contro le occupazioni sioniste a Sheikh Jarrah, c’erano giovani donne uomini e bambini spinti dalla voglia di esprimere il loro dissenso accompagnati dai sambaattivisti e dagli anarchici contro il muro; questi uniti a circa 50 internazionali si sono mossi per le strade ricevendo piu’ dissensi che sostegno, ma l’arrivo sino al quartiere arabo e’ stato pacifico e concreto. All’arrivo difronte alla casa divisa nelle ultime settimane, tutti gli attivisti si sono riversati nel giardino, suonando e scandendo ad alta voce il proprio dissenso. I militari erano schierati in piccolo numero di fronte alla porta dell casa, a protezione dei coloni all’interno.
Continua a leggere

Pubblicato in Notizie | Contrassegnato , , | 1 commento

Made in insediamento israeliano

La Gran Bretagna ha agito per aumentare la pressione su Israele sui suoi insediamenti nella West Bank avvisando i supermercati del Regno Unito su come distinguere tra alimenti degli insediamenti e i manufatti palestinesi. 
La mossa del governo cede a un obbligo giuridico, ma è  destinato ad aumentare le prospettive di un boicottaggio dei consumatori dei prodotti provenienti da questi territori. Fino ad ora, il cibo aveva semplicemente la dicitura "prodotto della West Bank", ma la nuova linea guida, su base volontaria emessa dal Dipartimento per l’Ambiente, Alimentazione e Affari Rurali (Defra), dice che le etichette potrebbero dare informazioni più precise, come "prodotto dell’insediamento israeliano "o" prodotto palestinese ".  Quasi 500.000 coloni ebrei vivono a Gerusalemme Est e in Cisgiordania, conquistati nella guerra del 1967. Il Governo Britannico e l’UE hanno ripetutamente detto che il progetto di insediamenti di Israele è un ostacolo "alla pace" in Medio Oriente.  Il diritto comunitario impone già una distinzione tra i beni originari di Israele e quelli dai territori occupati, anche se gli attivisti filo palestinesi affermano che questo non è sempre rispettato. Separatamente, Defra ha detto che gli operatori  commetterebbero un reato, se dichiarassero i prodotti dei territori occupati come "Prodotti di Israele".  Continua a leggere

Pubblicato in Boicottaggio | Commenti disabilitati su Made in insediamento israeliano